Il deputato del Pd illustra le misure introdotte con la Legge di Stabilità
Mazzoli: “Con la riforma delle pensioni garantiamo un sistema più equo e flessibile”
Sul tema della riforma delle pensioni, il Governo ha avuto l’opportunità di confrontarsi con i sindacati e questo ha permesso un dialogo costruttivo. Il risultato è che si sono ricreate soluzioni di flessibilità in uscita ed equità sociale, riportate poi nella Legge di Stabilità. Il disegno di legge di Bilancio contiene infatti numerose misure in materia previdenziale.
La legge ha stanziato oltre 7 miliardi di euro per il prossimo triennio a favore del fronte previdenziale, iniziando a riparare a molti dei problemi generati dalla riforma Fornero. Un sostegno anzitutto alle pensioni più basse, con l’estensione della quattordicesima e della no tax area per i pensionati, e misure per l’uscita pensionistica anticipata dei lavoratori che abbiano raggiunto i 63 anni, per gli usuranti e per i precoci in condizioni di maggiore difficoltà.
Il risultato è che i cittadini avranno la libertà di scegliere lo schema previdenziale più idoneo alle proprie esigenze, ovvero gratis se è dettato da condizioni di bisogno e costoso se è per propria scelta. Un altro aspetto rilevante è la salvaguardia degli obiettivi di finanza pubblica seguito al corretto rapporto generazionale. Infine, si mira ad un’equità tra i lavoratori precoci, in occupazioni pesanti, disoccupati senza ammortizzatori o con redditi bassi.
Sono diverse le forme di pensione anticipata che dal 2017 garantiranno flessibilità agli individui che lasciano il mondo del lavoro tramite il ricorso all’Ape. La legge introduce, in via sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018, l’Anticipo finanziario a garanzia pensionistica (Ape, appunto) e una indennità, a favore di determinate categorie di soggetti in condizioni di disagio sociale, spettante fino alla maturazione dei requisiti pensionistici (c.d. Ape sociale)
Novità anche per gli esodati. Nello specifico non solo è arrivato l’ok definitivo all’ottava salvaguardia ma è stata ulteriormente allargata la platea di beneficiari passando dai precedenti 27 mila previsti alle attuali 30.700 mila unità.
Grazie ai nostri emendamenti, in particolare, abbiamo assicurato la possibilità di usufruire della sperimentazione di Opzione Donna per le lavoratrici che abbiano maturato i requisiti necessari nell’ultimo trimestre del 2015 e il cumulo gratuito dei contributi, compresi quelli delle casse professionali precedentemente escluse.